Leggo un interessante articolo di Carlo Petrini su un vecchio inserto de La Stampa dove si commenta il filo conduttore di “La globalizzazione del nulla” ultimo saggio di George Ritzer.
Secondo il sociologo George Ritzer (Maryland University) è il nulla il protagonista assoluto della globalizzazione.
Per capirci, qui il nulla non è inteso come qualcosa che non esiste bensì come tutto quello che non ha nessun elemento distintivo in quanto pensato, e poi prodotto, in modo centralizzato con il fine di essere imposto globalmente.
Questo “nulla”, quindi, è ciò che risponde perfettamente alle richieste del sistema economico attuale perché riesce ad imporsi facilmente nella società dei consumi di qualunque parte nel mondo.
Un piatto, ad esempio, preparato con cura da un cuoco esperto che utilizza gli ingredienti del territorio amalgamandoli con attenzione, è destinato, quindi, a soccombere rispetto alle soluzioni precotte da riscaldare al microonde che troviamo sugli scaffali dei supermercati. E’ non è il fattore economico che determina la scelta in quanto spesso questi prodotti non recano affatto il vantaggio del contenimento dei costi.
Un numero sempre crescente di settori della società si sta piegando alle regole dettate dai principi che regolano il funzionamento dei fast foods. Assistiamo quindi, sempre secondo Ritzer, al fenomeno della “macdonaldizzazione” del pianeta che consiste nel fissare i principi con cui si regolano i funzionamenti dei fast foods come regole generali in tutti i settori della società.
L’articolo, essendo scritto da un esponente di SlowFood, è un angolo che prende in esame particolari dinamiche sociologiche dal punto di vista, ovviamente, …culinario ma tuttavia descrive fenomeni sui quali vale la pena, a mio parere, di riflettere
Ciao Max. Bellissimo post, mi semlbrava di averlo già letto.
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | martedì, 22 marzo 2011 a 16:14