Mi sto impegnando, considerati i tempi di magra, a verificare i conti al fine di “porre in atto” una serie di azioni volte (uso il linguaggio de Il Sole 24 ore / verbale CC) al contenimento dei costi. Insomma voglio risparmiare tagliando le spese superflue cioè tutte quelle piccole spesucce che poi, alla fine, sommate tra loro fanno quella che io chiamo “la cifra di fine anno” ovvero quei soldi che, se risparmiati, potrebbero, per esempio, concorrere al pagamento di quelle tasse, come il bollo auto o spese come la monnezza oppure l’assicurazione auto eccetera eccetera…
Vi assicuro che è facilissimo trovare dove vanno a perdersi i nostri soldi e allora si parte con azioni immediate come il classico cambio gestore telefonico e si prosegue affinando sempre di piu la tecnica fino ad arrivare ad indagini al limite del paranoico come quella detta “del contatore” tradotta in:
– Ma quanto potrei risparmiare se spegnessi certi aggeggi inutili che da anni sono accesi in stand by e nessuno usa? –
Beh, vi assicuro che se siete arrivati, come me, a questo livello di indagine siete belli e pronti per la psicanalista e allora eccomi qui davanti al contatore condominiale a prendere nota dei numeretti per poterli poi confrontare con quelli letti secondo una procedura che non sto a spiegarvi in dettaglio ma che consiste essenzialmente in semplici step come segue:
A- prendi i numeri ad un ora precisa assicurandoti che l’apparecchiatura incriminata sia accesa
B- riprendi i numeri dopo un delta T fisso
C- spegni l’apparecchiatura
D- ripetere punto B
E- confronta i dati
F- rifletti su cosa stai facendo e sulla caducità della vita e goditi il risultato dell’analisi
Seguendo la procedura sopra (escluso il punto F) ho scoperto che spegnendo alcune apparecchiature tipo la TV in standby, il microonde, l’orologio digitale sopra il comodino e il caricabatterie della bambola gonfiabile, il consumo si riduce fino a risparmiare ben 0,05 euro / gg (KW/h consumati x il costo) che in un anno fanno ben 18,5 euro cosi da farmi pagare il bollo auto (che da questo momento diviene riferimento dei mie ragionamenti cosi come lo SPREAD) solo 500-18,5= 482,5 euro! Semplice no?
Beh, io sono quindi partito da indagini come quella detta “del contatore” ma mica mi sono fermato li! Fatto sta che poi la cosa t’acchiappa ed è cosi che la notte ti svegli con nuove idee sul risparmio fino a che, ieri notte, dopo il solito brusco risveglio, vado in cucina, m’attacco alla bottiglia della Vodka e… VAMP! Ecco il risparmio-dilemma che subito mi assale:
- Ma quanto risparmio veramente facendo gasolio al self service anziché al “servito”? -
Erano le 4 e non mi veniva di prender sonno cosi, pigiama sotto i jeans e canotta con i disegni delle pecore nascosta dalla felpa, alle 4 e mezza scendo, metto in moto la macchina e percorro la Cassia deserta fino al benzinaro della ERG all’angolo della Braccianese e tutto questo solo perché mi mancava l’informazione sul diverso costo del gasolio in caso decidessi di servirmi da solo. Il cartello mi guardava come a dire "Certo che di idioti come te che vannon’ giro alle 4 di notte col blocchetto degli appunti e il pigiama sotto la felpa ne capitano forse uno ogni 5 carnevali…” comunque la scritta era chiara: a caratteri cubitali diceva:
GASOLIO
FAI DA TE 1.800
SERVITO 1.815
bene! Scrivo sul blocchetto i due prezzi, salgo in macchina e me torno a casa con le informazioni necessarie al ragionamento.
Chi, ieri notte, fosse passato per la via di casa mia avrebbe notato una unica finestra con la luce accesa; mentre il resto del condominio se la dormiva, un individuo pensante operava i suoi calcoli sorseggiando wodka, applicando rigide tecniche di ri-duzione che lo avrebbero portato, alle prime luci dell’alba, ad una sconvolgente scoperta:
si risparmia al SERVITO mentre si perdono soldi al FAI DA TE!
Ecco,, per chi avesse avuto pazienza di seguirmi (pochi forse) il ragionamento e i risultati dell’analisi:
Di solito immetto 10 lt al FAI DA TE (io sono strano, non chiedo mai in euro ma in litri!) risparmiando in questo modo, rispetto al servito, 0,15/lt ovvero ben 15 cent sul rifornimento. I 15 cent a rifornimento dovrei moltiplicarli per il numero di rifornimenti/anno cosi da riferirmi al mio risparmio sul bollo cosi come fatto sopra ma improvvisamente mi assale l’idea:
- Quanta energia consumo per le operazioni al FAI DA TE ? –
E allora è presto detto: scendere dall'auto, prendere la pompa, bestemmiare per la pompa che non parte subito, vincere l’ansia di non sporcarmi la giacca di gasolio e altre azioni complementari come il dovermi lavare le mani per non puzzare di carburante eccetera, sono azioni che consumano energia che è da considerare sicuramente come quella spesa per vincere la forza di gravità (9,8 ms sulla terra perchè come è noto dipende dalla massa che vinco mentre scendo dalla macchina, alzo la pompa etc), quella trasformata in calore dall’attrito delle mani (effetto Joule) che si sfregano tra loro mentre si lavano, oppure quella necessaria a produrre sudore a compensare l’innalzamento della temperatura corporea dovuta allo sforzo e alla stagione estiva… insomma l’energia costa produrla e allora vediamo di calcolarla in Kcalorie necessarie: bene, ho calcolato che l’intera procedura di rifornimento al FAI DA TE richiede, in media, circa 81 Kcalorie totali (qui comprendo anche le azioni che potrebbero conseguire come il dover far la lavatrice in caso di macchie del vestito etc). E allora vediamolo il costo: una bistecca di manzo del peso di 100 grammi contiene 162 Kcal e il manzo costa 24 euro al KG quindi, a conti fatti, spendo ben 1,20 euro per i 50 grammi di manzo che mi occorrono per generare le circa 80 Kcalorie spese per l’intera operazione al FAI DA TE! Capito? Semplice! Da oggi anche voi considerate certi calcoli e risparmierete il giusto per poter azzerare il bollo di fine anno.
Io sono disponibile per consulenze gratis e sedute psicanalitiche. Possibilmente di notte. Davanti ad una bottiglia di Vodka. . Ora me ne torno a dormire che la bambola gonfiabile mi aspetta.
Buonanotte.
Ultimi commenti